Origine e diffusione
La bruna, in passato denominata bruna alpina, ĆØ una razza bovina originaria della Svizzera, derivata dal Bos taurus brachycerus.
Le particolari doti di rusticitĆ , affiancate ad una spiccata attitudine lattifera ne hanno favorito la diffusione in molte regioni dell’Europa e dell’America e la differenziazione di ceppi genetici adattati a specifiche condizioni ambientali. In Italia, l’introduzione della Bruna Alpina ha avuto inizio attorno al 1850 interessando il versante sud dell’arco alpino. In seguito si ĆØ diffusa sempre piĆ¹ nella Pianura Padana e, con il progredire dello sviluppo dell’agricoltura nell’Italia centro-meridionale, in tutta la penisola e nelle isole. Spesso ĆØ stata impiegata in incroci di sostituzione con razze autoctone.
Dopo il 1940, grazie soprattutto all’impiego massiccio della fecondazione artificiale, la Bruna Alpina ha subito l’insanguamento con il ceppo statunitense Brown Swiss, che rispetto ai ceppi europei presentava una mole maggiore e una maggiore attitudine lattifera. I programmi di selezione hanno drasticamente modificato le caratteristiche di questa razza, rispetto al tipo alpino, perciĆ² si ĆØ sostituita l’attuale denominazione, “Bruna”, a quella di “Bruna Alpina” con cui era conosciuta fino al 1981. Nel 1950 contava ben 1.900.000 capi ed era la razza da latte piĆ¹ diffusa in Italia. Oggi il patrimonio complessivo si ĆØ praticamente dimezzato e un quarto della popolazione iscritto a libro genealogico (A.N.A.R.B.).
La Bruna ĆØ una razza da latte a tutti gli effetti, con una produzione di latte che, nei tipi di buona genealogia, si attesta sui 6000-9000 kg per lattazione, in media con tenore in proteine del 3,39% e in grasso del 3,95%. Rispetto alla Frisona ha una minore attitudine lattifera ma presenta una maggiore rusticitĆ e, quindi, una migliore capacitĆ di adattamento. Migliore ĆØ anche l’attitudine alla produzione della carne, ma con uno standard inferiore rispetto alle razze da carne o a duplice attitudine.
Selezione
La selezione ha come obiettivo la preservazione della doppia attitudine della razza e quindi la produzione di soggetti di buona mole, statura e peso, corretta conformazione, precoci per sviluppo e produttivitĆ , fecondi e longevi di buona nevrilitĆ , con attitudine ad elevata e costante produzione di latte ad alto titolo di grasso e proteine e in grado di fornire convenienti produzioni di carne.
L’indice per la valutazione economica ĆØ ITE (indice totale economico) ed i relativi pesi economici sono:
latte: 50
grasso/kg: 1
proteine/kg: 3
grassoĀ %: 0,1
proteineĀ %: 0,4
morfologia: 0,5
Inoltre se un animale presenta al locus delle k-caseine AB l’indice genetico proteina viene premiato del 2,5%, mentre se presenta BB viene premiato con il 5%.
Caratteristiche morfologiche e zootecniche
attitudine: duplice
mantello: semplice uniforme bruno
ossatura: media
musello: nero
particolaritĆ : tollerate macchie ventrali non molto estese che non debordino sui fianchi
altezza al garrese: 140-150 cm maschi, 130-140 cm femmine
peso vivo: 750-900 kg maschi, 500-600 femmine
days open: 110 gg.
etĆ primo parto: 32,1 mesi
numero di parti: 3,29
esigenze di allevamento: medie
precocitĆ : buona
attitudine del latte alla caseificazione: buona
utilizzo foraggi scadenti: buono
utilizzo di pascolo e alpeggio: ottimo.